domenica 22 novembre 2009

Il Veroli Basket è una squadra di pallacanestro maschile di Veroli (FR). Nel 2007 è stata promossa in Legadue, vincendo la serie di finale dei Play-off di Serie B d'Eccellenza per 3-1 contro la Fulgor Basket Fidenza. Nel 2009 ha vinto le Final Four di Legadue sconfiggendo rispettivamente Varese e Soresina.
Colori sociali: giallo - rosso

Città: Veroli
Paese: Italia
Campionato: Legadue
Fondazione: 1967
Palazzetto: Palazzetto dello Sport "Città di Frosinone"
Sito web: http://www.verolibasket.it

Storia
Le origini del basket a Veroli vanno ricercate nella prima metà del Novecento quando un pioniere della pallacanestro, il professor Rosario Gennaro, iniziò, nella sua attività scolastica, a diffondere la pratica di questo sport. Veroli, pur situata su un declino roccioso a volte molto impervio, certamente poteva offrire una superficie piana di circa 14 metri di larghezza e 26 di lunghezza dove poter allestire un rettangolo di gioco della palla a cesto. Gli spazi adiacenti la nuova palestra, costruita in quegli anni per volere dell'amministrazione comunale, che fino ad allora erano stati utilizzati come orti del Convitto Comunale, vennero adattati alle dimensioni regolamentari per un campo da gioco (1 novembre 1936). Si iniziò con il fissare, nella terra battuta, due pali di legno e altrettanti tabelloni e canestri.

La pratica del basket, richiedente agilità e resistenza, unita alla coordinazione dei movimenti, ebbe fin dal suo esordio il favore della gioventù verolana, tanto che nel vasto territorio del Comune si vennero a formare più squadre: memorabile fu l'incontro tra la compagine di Veroli-centro contro quella di Castelmassimo di cui si occupò anche la Gazzetta dello Sport, che in una pagina del 13 aprile 1937 diede all'articolo di giornale, custodito gelosamente da Danilo Campanari, questo titolo: "Pallacanestro. I signori di città contro gli zampitti di campagna". Nell'orario scolastico Rosario Gennaro insegnò i fondamentali come il tiro a canestro, il palleggio da fermo e in corsa, le finte, ecc. Alla tecnica individuale seguì quella di squadra con i suoi schemi per la difesa e per l'attacco. Così ricorda quegli anni: «Fu tale l'attrazione suscitata da questo sport che ogni classe volle formare la sua squadra da mettere in campo e affrontare le classi rivali. Così si organizzarono e svolsero tornei e campionati nell'ambito dell'istituto, fra compagini locali, provinciali e regionali, secondo direttive del Provveditorato agli Studi di Frosinone e della federazione Italiana di Pallacanestro. Per sostenere tanti impegni i nostri giovani, maschi e femmine, volenterosi frequentarono in ore extra-scolastiche allenamento e trasferte in centri vicini e lontani. In questo intenso lavoro, l'insegnante titolare accettò di buon grado l'appassionata collaborazione degli ex-alunni, fra i quali fu più assiduo Giovanni Coccia». Giovanni Coccia, uno dei suoi allievi più preparati, può considerato come colui che ha tracciato un solco profondo per l'avvenire del gioco della palla a spicchi a Veroli: sotto la sua guida sono passati moltissimi ragazzi per apprendere l'abc della pallacanestro. Un allenatore eclettico, che sapeva andare oltre la sua professione: un vero e proprio maestro in campo e nella vita. E ciò perché era convinto che il valore di chi praticava lo sport stava anche nel formarsi come uomini. Così, sotto la guida di Giovanni Coccia sono cresciuti molti giovani che hanno segnato altre tappe del basket Veroli.

Negli anni '50 intanto si istituzionalizzava a Veroli la nascita del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) che come fulcro delle sue attività aveva la squadra di pallacanestro, composta dai seguenti giocatori: Zeppieri Roberto, Lazzari Antonio, Cristiani Aldo, Zeppieri Giuseppe, Stirpe Franco, Magnante Marcello, Pelloni Bernardino, Angelo Sanità, ecc. Tra questi giovani atleti, il promettente Roberto Zeppieri lasciava Veroli nel 1956 per approdare in serie C nella squadra della Giuliana, che in soli tre anni arrivò in serie A. I dirigenti del C.S.I. di Veroli lo lasciarono partire a malincuore, facendo però sborsare alla società romana ben dieci palloni. Inizierà per Roberto una carriera piena di soddisfazioni. Qualche decina di anni più tardi un altro giocatore verolano, Giancarlo Fiorini, solcherà i campi di serie A e B. Altri giovani, intorno agli anni '60, continuarono a dare gloria alla pallacanestro verolana e a far parlare di sé: si ricordano Corrado Senia, Giancarlo Fiorini, Luciano e Franco Mauti, Mino Corona, Ferruccio Lauroni, Giuseppe Baldassarra, Cesare Stirpe, Luigi Mastropietro, Luigi Ricciardi, Giulio Magnante, Maurizio Nardella. In un articolo apparso sul quotidiano il Messaggero del 1964 dal titolo Lo sport a Veroli, così è descritta la squadra: "Un elogio a parte merita la pallacanestro. Pochi volontari la conoscono. Costretti a giocare fuori casa per mancanza del campo, pochi l'hanno vista all'opera. Eppure, a prezzo di enormi sacrifici, essa ha dato le maggiori soddisfazioni ai dirigenti del C.S.I. Ricca solamente di buona volontà, affronta le più dure battaglie con squadre di alto rango riportando successi clamorosi. La classe di Zeppieri, sostenuta dal dinamismo di Magnante, dalla tecnica di Fiorini, dalla bravura di Corona, che deve affrontare avversari molto più alti di lui con i suoi 1,64 cm di statura, ha determinato la conquista della prima posizione in classifica generale. Solo un premio desiderano questi giovani: che anche per loro vi sia un campo di pallacanestro a Veroli".

Ma il C.S.I. negli anni successivi affrontò, al suo interno, problemi di non facile soluzione tanto che il sodalizio, di lì a poco, scomparve. Non venne meno, però, l'entusiasmo di alcuni giocatori che, autotassandosi, fondarono una nuova società da permettere loro di continuare a giocare. Eravamo nel 1968. Nacque così la società Basket Veroli. Promotori furono Corrado Senia, Luciano e Franco Mauti, Roberto Mignardi ed altri ancora. Un sodalizio pronto a diffondere nuovo entusiasmo per la pallacanestro. Si dette una organizzazione societaria ben definita e l'avvocato Giuseppe Todini ne divenne presidente. I tanti sacrifici e l'enorme impegno della nuova società troveranno il giusto coronamento nell'anno sportivo 1974-1975 quando la squadra, allenata dall'ex-giocatore Roberto Zeppieri, ottenne la promozione in serie C. Grande fu la festa a Veroli. Protagonisti dell'impresa furono: Franco e Luciano Mauti, Gianni Celani, Piero Crifasi, Vanni Cerimoniale, Enzo Falso, Roberto Mignardi, Fabrizio Iannarilli, Corrado Senia, Carlo Giralico, Aldo Brugnetti.

Anni recenti
L'anno agonistico 2002-2003 si conclude con la promozione in serie B d'Eccellenza. La Solac Basket Veroli militava in serie C1, poi nell'anno agonistico 2002-03 la promozione in serie B2 coronata l'anno dopo con l'arrivo in b1. I numeri della Solac Basket Veroli, nelle stagioni 2001-2002 e 2002-2003: 72 partite di campionato, 64 vittorie, 8 sconfitte; in Coppa Italia: 10 partite, 7 vittorie, 3 sconfitte. Non sono mancati, però, momenti difficili. E ci riferiamo alla finale di Coppa Italia, disputata a Montecatini Terme il 17 aprile 2003 contro l'Assigeco Casalpusterlengo alla presenza di oltre 700 sostenitori giallorossi. Una gara dominata, ma persa per un niente o meno di un niente. Dopo la sfortunata partita di Montecatini, sono venuti fuori la società, la squadra, l'allenatore Enrico Fabbri ed i tifosi. Una vittoria arrivata dopo anni di basket, di partite giocate all'aperto o in tensostrutture, fino al Palatorre ora Palacoccia, che dal 2003, dopo i lavori di ampliamento vanta di una capienza di 1500 posti.

Stagione 04/05
Fino a qualche anno fa nessuno avrebbe potuto immaginare che una piccola realtà cestistica come Veroli potesse trasformarsi nella favorita numero uno di un campionato di b1. Eppure nella stagione 04/05 targata coach Bernardi,la società ciociara e il suo pubblico hanno vissuto un grande campionato di vertice che in alcuni momenti ha addirittura fatto pensare ad un'altra storica promozione ma che alla fine ha lasciato tutti con l'amaro in bocca. Un potenziale enorme che nei play off non è riuscito ad esprimersi come poteva. Le colpe vanno ricercate in parte nella cattiva gestione dello spogliatoio da parte del tanto criticato Bernardi e dall'altra nell'incapacità della squadra di imporre il proprio gioco anche al di fuori delle mura amiche. Comunque nonostante l'epilogo non sia stato esaltante la stagione è stata intensa e ricca di soddisfazioni per il passionale pubblico verolano che non ha mai smesso di crederci.

Stagione 05/06
Certamente un anno positivo quello della gestione Salieri dove la squadra ciociara ha centrato per la prima volta nella sua storia la vittoria in una partita dei playoff, contro l' Osimo, nel "Palacaldaia" dove fino a quel momento erano uscite con i 2 punti solo le due formazioni che poi in seguito hanno centrato la promozione (Pesaro e Soresina). la Prima targata Salieri e con tanti giovani talenti, primo tra tutti Poeta (ora in A1 con Teramo), ha vinto e impressionato trascinata da un pubblico eccezionale accorso in massa per sorreggere una squadra che si è saputa far amare non solo in quell'occasione ma offrendo prestazioni esaltanti anche nell'arco della regular season (indimenticabile la vittoria nel derby a Latina). Nonostante l'uscita al primo turno dei play-off certamente un altro passo avanti per Veroli.

Stagione 06/07
Per la squadra, allenata ora da Franco Gramenzi, ingaggiato ad agosto, la stagione è cominciata con la soffertissima vittoria casalinga con la Virtus Siena. Una vittoria importante perché arrivata subito dopo l’eliminazione di Veroli dalla Summer Cup. Ma la Prima di coach Gramenzi è ancora un cantiere aperto e nella prima trasferta della stagione arriva anche una sonora sconfitta con il Brindisi sul neutro di Lecce. Il pronto riscatto è arrivato nel match casalingo con Patti e il bis nel derby di Ferentino prima del secondo stop stagionale sul parquet di Palermo. Arriva quindi la terza vittoria casalinga con Osimo. Ancora uno stop nella prima trasferta di novembre sul campo di Pistoia, prima delle vittorie su Latina, Atri e Matera, che proiettano i giallorossi all'inseguimento della capolista Brindisi.

Il mese di dicembre comincia con la contestata sconfitta di Palestrina al termine di un match tiratissimo e carico di tensione. Ma la Prima dimostra di saper reagire e si riprende dall'inaspettata sconfitta con gli arancioverdi inanellando altre tre vittorie consecutive (Sant'Antimo in casa, Firenze fuori e Trapani) prima dello stop dell'ultima giornata di andata sul parquet di Gragnano.

Un bilancio al termine del girone d’andata molto positivo che proietta Veroli al secondo posto in solitaria dietro Brindisi e con in tasca il diritto a giocarsi la semifinale di Winter Cup contro Cento.

Il girone di ritorno comincia con una sconfitta sul parquet della Virtus Siena maturata al suono della sirena con un canestro impossibile di Tomasiello. Ma ancora una volta i ragazzi di coach Gramenzi reagiscono infliggendo una dura lezione di gioco alla Prefabbricati Pugliesi Brindisi (80-69). Nel turno infrasettimanale la netta sconfitta nella semifinale di Winter Cup con Cento (18 punti di scarto) contribuisce a far sorgere i primi malumori. La trasferta di Patti segna anche la seconda sconfitta consecutiva nel giro di soli 3 giorni e l'ultima partita in maglia giallorossa di Bonaccorsi. L'ultima settimana di gennaio vede la Prima chiamata all'impresa per recuperare il – 18 di Cento e tentare l'accesso in finale di Winter Cup, lasciapassare delle Final 4 di Coppa Italia. La partita è di quelle memorabili perché i giallorossi con un terrificante parziale negli ultimi 5 minuti di gioco compiono l'impresa di recuperare i 18 punti e staccare il biglietto per la finalissima con Venezia. In campionato giunge la vittoria nel derby con Ferentino e il bis la settimana successiva con Palermo. La sconfitta nella trasferta di Osimo e il successivo stop interno con Pistoia segnano l’addio dei giallorossi al secondo posto del girone. Il riscatto però avviene in trasferta al Palabianchini con la vittoria sulla Cuomo prima del secondo stop casalingo consecutivo con Atri. Il secondo posto tuttavia è ormai lontano e Veroli deve guardarsi le spalle da Pistoia ed Osimo. Arriva la doppia sconfitta nella finale di Winter Cup con Venezia e nella trasferta di Matera che contribuiscono ad alimentare polemiche.

Il ritorno alla vittoria si ha con il derby con Palestrina prima della doppia sconfitta di Sant’Antimo e Venezia gara di ritorno della finale di Winter Cup che consegna il trofeo ai lagunari. Si arriva al mese di aprile e al PalaCoccia arriva Firenze per un vero e proprio spareggio play off. Veroli, lontana dalle posizioni di vertice, si gioca la quarta posizione con Osimo. La vittoria con Firenze segna anche l’esordio del neo acquisto Palombita. La regular season volge al termine ma durante la sosta pasquale i giallorossi salgono a Milano nella splendida cornice del PalaLido per giocarsi la Coppa di Lega. Arriva la sconfitta con l’Assigeco Casalpusterlengo poi vincitrice della coppa Nazionale.

Dopo la sosta pasquale si vola in Sicilia a Trapani per un match che potrebbe cambiare le sorti della classifica verolana. Matura una sconfitta pesante da dover digerire perché i ragazzi offrono una grande prestazione e cedono solo alla ritrovata verve al tiro dei locali. Nell’ultimo turno casalingo nettissima vittoria con Gragnano e quinto posto in classifica che vuol dire che la Prima dovrà giocarsi il suo play off senza il vantaggio del fattore campo. L’avversario dei quarti di finale è la Silver Porto Torres quarta in classifica nel girone Nord. Veroli parte subito forte e porta la serie con i sardi sull'uno a zero in proprio favore per poi dare dimostrazione della sua forza in gara 2.

La semifinale è uno storico traguardo per la società giallorossa e ad attendere Veroli c’è la dominatrice della regular season, quella Prefabbricati Brindisi data da tutti come candidata numero 1 al salto in LegA2. In gara 1 in un PalaPentassuglia stracolmo di 4000 brindisini la Prima compie il suo grande capolavoro (ma non sarà l’ultimo di questo splendida stagione) espugnando d’autorità il parquet di Brindisi e capovolgendo di fatto il fattore campo. Gara 2 segna il riscatto di Brindisi che riporta in parità la serie. Nella doppia sfida casalinga il fattore campo del PalaCoccia ha un suo peso non indifferente. Le due partite sono tiratissime ma alla fine i giallorossi accedono meritatamente in finale dove ad attenderli c’è Fidenza. Nella serie con gli emiliani, con il fattore campo a proprio favore, Veroli si porta 2 a 0 nella serie e si gioca il suo 1° match ball per la promozione a Fidenza. Le aspettative per questa gara 3 di tutto il popolo giallorosso sono tante ed infatti da Veroli salgono in Emilia; nonostante il giorno infrasettimanale oltre 350 tifosi giallorossi pronti a dar sfogo a tutta la loro gioia. Ma gara 3 segna il riscatto della Santini che allunga la serie portandola a gara 4. Arriva il grande giorno.

Domenica 3 giugno 2007 l’esodo verolano si ripete ripercorrendo l’autostrada del sole per gara 4 di finale. Alle ore 19.43, al suono della sirena del PalaTogliatti, esplode la gioia degli oltre 400 supporters giallorossi. Il Veroli vola in LegA2 nel tripudio generale e nella città ciociara si scatena la festa sino alle prime ore del mattino in attesa del rientro dei campioni.

Dopo Roma e Rieti in A1, il Veroli allenato da Gramenzi e costruito dal presidente Zeppieri, dal Ds Iannarilli e dal Vice presidente Fabrizi diventa la terza forza regionale di pallacanestro.

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